I GIOIELLI

L’elemento che meglio rappresenta l’anima dei miei gioielli è il metallo, e più precisamente il rame: un materiale antico, vivo, capace di cambiare nel tempo, che scelgo di trasformare in fili sottili e duttili. Attraverso la tecnica dell’uncinetto, ogni filo diventa trama, ogni intreccio prende forma con pazienza, creando strutture leggere e complesse che raccontano una storia fatta di memoria, gesti antichi e continua ricerca.

Il mio lavoro affonda le radici in un profondo rispetto per la tradizione artigianale italiana, e in particolare per la straordinaria ricchezza del nostro patrimonio storico-artistico. Con spirito curioso e reverente, ho studiato e reinterpretato le tecniche del Merletto Orvietano, dell’ARS Wetana, del Merletto Friulano e della raffinata arte del filet. Non si è trattato semplicemente di ispirarsi a questi saperi, ma di accoglierli, rielaborarli e farli propri, come in un dialogo intimo tra mani, memoria e creatività.

Ho voluto fondere questi linguaggi tradizionali con una materia apparentemente distante come il rame, dando vita a un connubio inaspettato tra la delicatezza del merletto e la forza del metallo. Ogni gioiello nasce così da un equilibrio sottile tra passato e presente, tra tecnica e intuizione, tra rigore artigianale e libertà espressiva.

In questo processo, i confini tra arte tessile e arte orafa si annullano: il filo di rame si muove come fosse seta, segue i ritmi lenti dell’uncinetto, si lascia guidare in forme che evocano antichi pizzi, geometrie rinascimentali, disegni floreali sospesi nel tempo. È un modo per far rivivere, sotto una nuova luce, saperi preziosi che rischierebbero altrimenti di perdersi, e al tempo stesso per proporre una visione contemporanea dell’ornamento, inteso non solo come bellezza esteriore ma come racconto personale, espressione di identità e memoria collettiva.